Per un momento abbandoniamo l’outdoor: questa volta vogliamo dedicarci ad un’altra grande azienda italiana, nata in Piemonte all’inizio del secolo come “laboratorio metallurgico con fonderia” e dedita esclusivamente alla realizzazione di manifatture in legno e acciaio.

Stiamo parlando di Alessi, l’affermato brand del design made in Italy che, ovviamente, ha di molto allargato i propri orizzonti da quando Giovanni Alessi aprì la sua piccola azienda in una frazione di Omegna.

Come si crea e, soprattutto, si mantiene al vertice una realtà che esiste ormai da quasi un secolo?

Sicuramente la qualità è uno dei valori fondamentali di un’azienda come Alessi, che ha mantenuto standard di produzione sempre molto elevati, sia quando era una piccola manifatturiera sia da quando, nel dopoguerra, divenne una realtà industriale.

Non basta, però. Valore imprescindibile, certo, ma non è il solo ingrediente che ha contribuito a rendere Alessi quello che è oggi. Alberto Alessi, attuale presidente dell’azienda, in diverse interviste ha sempre sottolineato “la trascendenza” che suoi prodotti possiedono.

Cosa vuol dire che un oggetto “trascende” la sua natura? Vuol dire andare oltre quello che è lo scopo, la funzione, per dare a chi compra/utilizza il dato prodotto qualcos’altro, un “super”, come è lo stesso Alberto a raccontare.

Il valore di un oggetto non è dato solo dal suo prezzo o dal numero di persone che riesce a convincere all’acquisto, ma bensì è l’unione di una serie di immaginari che esso coinvolge e convoglia nella propria figura. I prodotti Alessi rappresentano il risultato di una vera e propria ricerca poetica ed espressiva, eredità di quelle procedure artigianali con la quale l’azienda è nata.

Riqualificare artisticamente la produzione seriale. Rendere arte ciò che più comunemente ci circonda durante la nostra quotidianità. Riprendendo sempre le parole del patron Alberto: “la gente compera le nostre caffettiere e i nostri bollitori non tanto perché deve preparare il caffè o far bollire l’acqua ma per tutta una serie di altri motivi che hanno a che fare con l’immaginario oltre che con esigenze pratiche e funzionali".

In questa ottica trovano radice e fondamento prodotti come la macchinetta per il caffè “9090”, primo Compasso d’Oro per Alessi nel 1979, il cavatappi “Anna G” o “Alessandro M” di Alessandro Mendini o il “Parrot”, così come il famosissimo spremiagrumi di Philippe Starck “Juicy Salif”, che unisce un design originale ad una ricerca tecnica raffinata.

Il catalogo Alessi è ricco di prodotti che sono delle vere e proprie icone, che spesso adottano un approccio anche ludico al design, trasformando le forme essenziali in giocose ed armoniose, senza perdere funzionalità e praticità.